Chi siamo

La Rete Universitaria nasce nell'ottobre 2003, dai contatti e dai lavori condivisi durante la fase di mobilitazione contro il conflitto iracheno della primavera precedente. L'intento era di creare un ambito politico radicale in cui chi già era attivo nei collettivi di facoltà e chi studiava in facoltà dove i collettivi non esistevano potesse connettere gli sforzi su una prospettiva d'ateneo.
Sin dall'inizio fu chiaro che l'essere studente universitario a Bologna era (ed è tutt'ora) caratterizzato da una condizione di pesante precarietà.

In primo luogo in ragione dello scadimento didattico e dei meccanismi selettivi causati dalla riforma del 3+2 (varata dai governi dell'Ulivo) e dalle successive riforme Moratti. In secondo luogo, dal momento che non si cessa di essere studenti uscendo da un'aula universitaria, perchè è sistematicamente negata la soddisfazione dei bisogni primari quali abitare, muoversi, cibarsi, ma anche praticare nel tessuto urbano una socialità gratuita e non vincolata. Irrinunciabile è parsa la scelta di dotarsi di modalità autorganizzative volte alla totale orizzontalità e alla centralità del momento assembleare, preferendo la pur faticosa e accidentata ricerca del consenso ai rischi del voto. Autorganizzazione come metodo operativo, dunque, ma anche Autorganizzazione Sociale, come orizzonte condiviso di convivenza e arricchimento culturale tra individui a ogni livello della società.
Molteplici sono stati i campi d'intervento: dalle mobilitazioni contro ogni forma di numero chiuso, al sostegno alle rivendicazioni dei Ricercatori Precari, ad iniziative pubbliche volte alla diffusione di controsapere, al praticare controinformazione. Dal dicembre 2004, inoltre, la Rete promuove una campagna contro le politiche dell'Azienda Regionale per il diritto allo studio, che ritiene sufficiente per 100.000 studenti una sola mensa (piccola, esternalizzata e con prezzi nettamente superiori a qualsiasi altra mensa universitaria italiana) e che malgestisce i pochi studentati aperti in città.
Momenti centrali di tale campagna sono state due autoriduzioni in mensa estremamente partecipate, la prima organizzata direttamente dalla Rete nell'Aprile 2005, la seconda promossa dall'assemblea di Lettere e Filosofia occupata nell?Ottobre 2005. Quasi automatico è stato poi innestarsi nei percorsi cittadini di lotta per la casa, sostenendo i movimenti d'occupazione e lottando attivamente contro gli sfratti.
La Rete sostiene un'idea di socialità diversa dai divertimentifici mercantili e libera da restrizioni proibizioniste e autoritarie. Per questo, connettendosi con le varie espressioni del precariato sociale in lotta, sono stata elaborate, in particolare (ma non solo) per Piazza Verdi, fulcro della cittadella universitaria da anni oggetto di sterili polemiche mediatiche, idee nettamente opposte alla vigente
militarizzazione repressiva, mettendo in atti numerosi momenti di riappropriazione. Tra questi "Riprendiamoci Piazza Verdi", tre giorni di scambio e di confronto politico e culturale ma anche di festa, realizzate con successo nel 2004 e nel 2005, mentre l'anno successivo è stato necessario inventare risposte creative e decise al bigotto divieto arrivato dalla questura e alle provocazioni dei
post-fascisti di AN. Più ad ampio raggio, la Rete ha partecipato a diversi momenti di lotta dei movimenti contro la precarietà sociale, antirazzisti, antisessisti, antimilitaristi ed antiproibizionisti che innervano la città. Nel maggio-giugno 2005, a fianco del Collettivo di facoltà C38, la Rete ha partecipato all'occupazione dell'Aula I di Lettere e Filosofia in Via Zamboni 38, ribattezzata Aula Francesco Lorusso, costituendo un importante momento di autogestione e di elaborazione e condivisione di controsapere. Un altro percorso di riappropriazione ha visto occupare l'ex-aula studenti di Via Zamboni 34, ora Aula Autogestita Es.P.Rés.S.
Nell'ottobre 2005, pur con vari limiti ed errori, momenti di forte mobilitazione hanno attraversato l'ateneo, con l'occupazione di tre facoltà per oltre una settimane e, successivamente, dell'AULA III di Piazza Scaravilli per circa un mese. In quell'occasione la Rete Universitaria ha saputo mettere da parte la propria identità e condividere percorsi e strumenti sciogliendosi in un movimento
studentesco ampio e con notevoli potenzialità.
Dall'ottobre 2004 la Rete è parte integrante del progetto del mediacenter VAG di Via Paolo Fabbri
110, collaborando in particolare alle attività della libreria/biblioteca pirata e connettendosi con altre realtà quali Radiocittà Fujiko, l'Archivio Francesco Lorusso -Carlo Giuliani, Ufo (Unione Fotografi Organizzati) , Studio61…
Da Aprile 2006 la Rete cura infine la trasmissione "radioboom" in onda sui 103.1MhZ di Radiocittà Fujiko e disponibile per il download e in podcasting

Scarica i volantoni di elaborazione teorica e gli altri materiali autoprodotti

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