Acrobazie senza Rete

Come voci, emozioni e inquietudini notturne annunciavano già da un po'
di tempo, abbiamo deciso di voltare pagina e lasciar esaurire
l'incredibile e mirabolante laboratorio politico meglio noto come Rete
Universitaria.

Lo abbiamo fatto perchè la Rete stessa ci ha chiesto di
farlo. Non si riconosceva più, non sopportava di vedersi trascinare,
lei, che tante volte ha trascinato. Era invecchiata, la sua stella ormai
era storta non più per quello spirito di ribellione che le faceva
odiare ogni cosa che suonasse di "normale", fossero anche simboli. Era
piegata per stanchezza.
La Rete non meritava accanimenti terapeutici e responsabilmente si è
messa da parte, come è giusto che sia quando si parla di
autorganizzazione vera fino in fondo.
Ma la Rete ci ha anche chiesto di badare al giovane Es.P.Rés.S., perchè
dice che di strada davanti può averne. C'è da ragionare, discutere,
organizzare, lottare, sbagliare, aggregare, litigare, rischiare,
costruire, agitare, urlare, sottrarre, innovare, contagiare, cospirare,
mescolare, scrivere, diffondere, difendere, correre, scoprire,
resistere, liberare, brindare.
Per chi ha voglia di continuare ad inventare acrobazie, le pagine nuove
si scrivono il mercoledì alle 13 nel territorio irregolare di via
Zamboni 34.

sovversivamente e inversivamente
Mario Precario

ribellarsiora@canaglie.org

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